ITINERARIO IUBILAEUM 2025 – IL CRISTO PORTACROCE
È un percorso che dalla città di Gaeta in provincia di Latina arriva alla bassa Tuscia viterbese. Questo cammino è importante in quanto coniuga e valorizza il significato della Croce.
Si arriva a Roma Termini e si prende il treno per Napoli, scendendo alla fermata Gaeta (LT) dopo circa due ore di percorrenza.
Dalla stazione si può prendere un taxi per il Santuario della Montagna Spaccata, che dista circa 18-20 minuti. Il luogo è suggestivo anche da mare, è consigliata anche l’esperienza via mare.
La visita inizia dal Santuario di Gaeta, luogo sacro il cui racconto storico, così come le impronte lasciate nella roccia, toccheranno l’anima in profondità, colpendo il religioso con impeto.
Raccomandiamo la visita della Gaeta medievale, il pranzo in una tipica osteria per assaggiare le specialità di mare, in particolare la Tiella.
Pernottare a Gaeta è semplice, nel centro storico vi sono numerose strutture, così come a Punta Stendardo. Non andate via senza aver ammirato il panorama proprio da punta stendardo.
Partenza la mattina successiva per Roma. Da qui organizzatevi per lo spostamento successivo, la visita del santuario del Divino Amore, importante meta di pellegrinaggio fin dal 1740 e fa parte delle Chiese Giubilari.
Il Divino Amore si trova sulla via consolare Laurentina, l’afflusso dei fedeli è importante, sono moltissimi i devoti a questa Madonna ed è facilmente raggiungibile con bus locali, il tempo che impiegherete però è quasi tutta la mattina, pertanto, consigliamo pranzo al sacco e acqua da acquistare anche presso la stazione termini al rientro a Roma. Da Termini prendete la metro B, scendete a Laurentina, e poi attendete il bus n. 702
Raccomandiamo di pernottare nelle vicinanze del Santuario del Divino Amore che offre hotel, agriturismi e B&B, poiché il luogo è vasto ed è possibile visitare i giardini, oltre che dedicare il tempo necessario alla preghiera.
Il giorno successivo si riparte per visitare un borgo davvero unico e speciale, dove il passato è scandito dal prestigio della nobile casata dei Giustiniani che qui hanno cambiato l’architettura, trasformandola. Raccomandiamo di arriva a Bassano Romano nella giornata di sabato, per visitare gratuitamente, con una guida locale, il Palazzo Giustiniani, uno dei capolavori del rinascimento italiano. La visita a Bassano Romano è un’emozione unica e poco conosciuta ancora. Vi sveliamo che presso il Monastero di San Vincenzo è da ammirare un’opera di Michelangelo Buonarroti, il CRISTO RISORTO, detto anche Cristo Portacroce, un’opera che vede per la prima volta e con altissima probabilità, fondersi insieme le maestrie di Michelangelo e del Bernini. Il Cristo Risorto è un monumento che racchiude il senso della cristianità, devozione, spiritualità, sacrificio e passione, per questo da non perdere. Raccomandiamo di passare la notte a Bassano Romano, un piccolo centro, con numerosi agriturismi e B&B dentro e fuori il borgo, da provare i ristoranti locali che offrono cacciagione e piatti tipici accompagnati da olio EVO di altissima qualità, e da dolci alle nocciole BIO dal sapore indimenticabile.
Tra Bassano Romano e Sutri, è possibile percorrere un tratto agevole di circa 8 km della antica ROMEA STRATA, il pellegrinaggio si trasforma in uno dei cammini più belli d’Italia, in qualunque stagione ha un dislivello di soli 100 metri. E vi darà la possibilità, all’arrivo, di visitare l’anfiteatro e necropoli etrusca-romana risalente al II-I sec. a.C.
Il quarto giorno si parte per la visita di Viterbo, che sia da Bassano Romano che da Sutri è collegata molto bene con il trasporto pubblico regionale ed in qualunque tabaccheria è possibile acquistare un economico biglietto di viaggio.
Viterbo, conosciuta come la città dei Papi, merita una visita di almeno tre giorni e due notti, se potete. Vi segnaliamo ciò che a nostro avviso è da ritenersi “imperdibile”: la Cattedrale di San Lorenzo, la Chiesa di San Sisto e la Basilica di Madonna della Quercia, le sue fontane, il Palazzo dei Priori, e naturalmente, tra i monumenti cristiani più importanti, non può mancare la visita al Santuario di Santa Rosa ed il museo dedicato alle persone che da anni trasportano la macchina di Santa Rosa, oggi sito immateriale Unesco, i facchini di Santa Rosa. Tutti i monumenti religiosi indicati si trovano nel centro storico, ad eccezione della Madonna della Quercia, facilmente raggiungibile con un bus del trasporto locale. Pasti e pernotto raccomandati proprio nel centro storico che offre tante possibilità ad ottimi prezzi ai pellegrini tutti.
Tra le meraviglie di Viterbo, non può mancare il cammino più famoso, quello della VIA FRANCIGENA. Dedicare qualche ora al pellegrinaggio è consigliato e vi farà apprezzare ancora meglio la realtà viterbese, estremamente accogliente e salutare. Vi segnaliamo, altresì, che a Viterbo esistono ben 4 siti termali, il più facile da raggiungere è appena fuori la città ed ha dei costi moderati sia per tre ore (raccomandiamo), che per l’intera giornata, specie nei giorni feriali, ove vi è meno pubblico.
Non potete lasciare Viterbo senza aver conosciuto la motivazione per la quale, il simbolo cittadino, il leone, ha un’asta sormontata da una palma. Ebbene, la palma è il simbolo dell’antica Ferento, facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e tratti a piedi, Ferento, oggi è un sito archeologico importantissimo poiché racchiude storia antica che da neolitico arriva al 1172, data della sua conquista e caduta.
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