Comune di Bassano Romano

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Le origini di Bassano sono datate attorno all’anno 1000, quando alcuni boscaioli provenienti dalla Campania e dalla Toscana si stabilirono nella zona di Largo Giuseppe Altobelli per il taglio degli alberi e la lavorazione del legno e del carbone. Qui fu costruita, allo stato embrionale, la chiesa della Madonna delle Capanne, demolita il 15 maggio 1964 perché pericolante.

La popolazione pian piano cresce e inizia a formarsi un’economia basata sullo sfruttamento delle risorse locali e sull’agricoltura, e il luogo assume il nome di “Feudus Bassani”, rientrando così nel dominio dello Stato Pontificio: è il periodo delle più efferate lotte per le investiture papali. Il Signore di Sutri, Enotrio Serco, vantando dei diritti sul “Feudus Bassani”, pensa bene di trasferirvi la propria residenza gettando così le basi per quello che poi diventerà un palazzo principesco con affreschi di illustri artisti. Siamo attorno all’anno 1160.

Dai Serco agli Anguillara

Ad Enotrio Serco e ai suoi eredi succede un certo Riccardo di Puccio, comproprietario del feudo assieme ai Savelli della famiglia patrizia romana e gli Anguillara di Capranica, che compare nel 1354 nel registro del Cardinale Albornoz. Nel territorio della Tuscia si verificano delitti, scontri, lotte tra i membri di varie famiglie signorili e tra le fazioni politiche, ma Bassano resta al di fuori di queste vicende sanguinose, rimanendo un’oasi di tranquillità.

Nel 1428 gli Anguillara entrano in possesso anche della parte appartenente ai Di Puccio, sotto il dominio dello scellerato Everso II, che morirà il 4 settembre 1464. Nel 1482 papa Sisto VI assegna agli Anguillara anche la terza parte di Bassano, appartenente ai Savelli, i quali, proprio per questo, rivendicando i loro diritti, nel 1505 otterranno un compenso in denaro. Intanto il feudo si espande e iniziano a comparire le prime case intorno al palazzo costruito da Serco e non ancora abitato, e a nord della sua rupe tufacea, nella parte attualmente indicata da Via Maria Giustiniani.

Arrivano i Giustiniani

Nel 1566 la nobile famiglia dei Giustiniani, originaria di Genova e proprietaria di una società commerciale, fugge dall’isola di Scio (di proprietà genovese fin dal 1304), nel mar Egeo, a seguito dell’invasione turca e dei conseguenti efferati massacri. Giuseppe Giustiniani, giunto così a Roma, si mette alla ricerca di un luogo tranquillo dove poter costruire la propria dimora: nel 1595 il “Feudus Bassani” viene quindi ceduto per intero dagli Anguillara ai Giustiniani, per concessione di papa Clemente VIII. In breve tempo iniziano i lavori di ampliamento del palazzo, che perdurano per molti anni, con impiego di manodopera locale, in un clima di stretta collaborazione e non di mera sudditanza, basata sul rispetto reciproco. Nel 1603 i principali lavori vengono ultimati; sono passati tre anni dopo la morte di Giuseppe Giustiniani, al quale succede il figlio Vincenzo.

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